Pierced Steel Planking:  i cancelli della guerra
 

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Monte Vulture, Old Sawtooth  

 (Pasquale Libutti)

 

 

Old Sawtooth
Jerry Whiting mi scrive, ponendomi una serie di domande:
"Alcuni degli uomini del 485th mi hanno parlato di una montagna o collina nei pressi di Venosa con una grande croce sulla cima. La croce poteva essere vista dall'aria quando gli aerei manovravano per atterrare o decollare. Hai notizia di qualcosa del genere? Doveva essere abbastanza vicina alla base, perchè un paio di uomini arrivarono fin lì a piedi, anche se ci misero un giorno intero. Ci sono anche alcuni posti nei paraggi dove sono caduti degli aerei. Conosci qualcuno di questi posti? Io so che una delle montagne dove precipitò un B-24 era chiamata dagli americani Old Sawtooth" (il "Vecchio denti di sega).  
La risposta è facile. Old Sawtooth è il Monte Vulture (1.326 m), con la sua croce, raggiungibile a piedi nel tempo indicato. Isolato dalle montagne lucane, è un ottimo punto di riferimento: lo usavano i pastori che per millenni conducevano le mandrie alla transumanza verso la Puglia e il Molise, lo hanno usato gli aviatori. Ancora oggi è un punto di riferimento per i piloti degli aerei leggeri che sorvolano la zona. 
   
Aerei caduti sul Vulture 
Sul Vulture, o nei pressi, è caduto un B-24 della base di Venosa. 
Così scrive Jerry Whiting, e anche sul sito del 485th BG è menzionato un equipaggio (Larkin crew) il cui aereo cadde "vicino il Monte Vulture"
Presso le autorità locali non si rintraccia documentazione in merito.
Ora sono io a dover ricordare: mia nonna, Raffaela Gallucci, parlava di un aereo caduto in un terreno della sua famiglia, al Serro del Palo. Lo ricordo bene: lei conosceva l'arte di raccontare usando sempre le stesse parole, per scolpire la memoria in profondità. Da bambino la storia mi aveva colpito, pensavo spesso al bombardiere che sbucava dalla nebbia e si schiantava. Altre cento volte sono andato a vedere sul posto, a circa 800 m di quota, se fosse rimasto a terra un bullone, un frammento che segnasse il punto della tragedia. Non ho mai trovato niente.
Chiedo in giro notizie, ma nessuno ricorda la data precisa: 1943, '44, '45? Alcuni dicono che l'aereo aveva due motori, altri quattro. E' caduto per la nebbia... No, cielo limpido: c'è stato un duello aereo e un altro aereo è caduto verso Pierno. Impossibile, c'era la nebbia...
Consulto un tecnico per avere cartografia. Non sa di questi fatti, ma mi mostra un oggetto dimenticato, trovato sul Vulture due anni prima e riapparso da qualche giorno mentre riordinava l'ufficio: non sapendo che farne, stava per sbarazzarsene...  E' un proiettile di mitragliatrice, forse di un aereo, deformato e spaccato ma ancora incappucciato. Però il punto di ritrovamento non combacia: si tratta di Solagna dei Piloni, nell'abetina a circa 1.200 m di quota, oltre 3 Km dal posto dove è caduto l'aereo...  
 
 
Ci vuol poco a scoprire che si tratta di un diverso aereo. Me lo conferma la sera stessa Francesco Valenza, incontrato per caso. Lui telefona ad un paio di persone: il primo, che lavorava in funivia, aveva raccolto in una cassetta frammenti di aereo trovati nell'abetina, nei pressi di Solagna dei Piloni. La cassetta è rimasta nella stazione della funivia, che oggi è un rudere. L'altro gli racconta di un aereo caduto presso il Convento di Atella, forse un caccia. E un aereo tedesco è caduto tra Venosa e Lavello... Per quanto riguarda proprio il Monte Vulture, un secondo aereo è caduto presso lo Scalone in tempo di guerra, ed un altro aereo nel 1962...
 
Facciamo ordine.
Durante la guerra nei boschi del Monte Vulture sono caduti
1) un aereo a M.Vulture/Serro del Palo: nessun sopravvissuto; 
2) un secondo aereo, più in quota, nell'abetina di M.Vulture/Solagna dei Piloni
3) un terzo aereo a M.Vulture/Scalone.  
 
 
Le cime arrotondate del Monte Vulture,
Old Sawtooth
 
Così Raffaella Gallucci raccontava:
"Una volta è caduto un aereo, alla nostra terra al Serro. Noi lo venimmo a sapere perché la gente di Rionero gridava nelle strade: "Terrore! Terrore! Un aereo è caduto sulla montagna! Poveri giovani!" E qualcuno, tra i denti, già malignava: "Adesso Michele Gallucci, proprietario della terra, diventerà ricco vendendo l'alluminio e i paracadute dell'aereo..."  Ma Michele Gallucci, mio padre, non era nemmeno a Rionero quel giorno. Quando la gente raggiunse il punto del disastro, venne trovata una ragazzina, una nipote dei Gallucci, che sorvegliava alcuni animali al pascolo. La bambina aveva visto, all'improvviso, un grande aereo che sbucava dalla nebbia, schiantandosi dove finiva l'erba e cominciava il castagneto, sradicando un vecchio castagno. Per lo spavento rimase muta per qualche tempo. I corpi degli aviatori, poveri giovani, furono trovati lungo il fosso che porta a Fontana di Lupo, uno qua, uno là, quasi a distanza regolare uno dall'altro, circa otto o dieci uomini.* Qualcuno li aveva derubati di pistole, portafogli, anelli... Nei mesi seguenti i rottami furono portati via dalla gente, per riciclarne i materiali."
 
*Elisa Gallucci, nipote di Raffaela, ricorda 13 uomini  o più (l'equipaggio di un B-24 è di 10 uomini).
 
Anche mio padre (Angelo Domenico Libutti, nato nel 1931 e sposato con la figlia di Raffaela) mi ha raccontato di quell'aereo e di come i ragazzi poco più grandi di lui andavano a smontare le mitragliatrici, per giocare anche loro alla guerra. Tutti andarono, nei mesi seguenti, a vedere l'aereo; e anche lui si è infilato nella fusoliera semidistrutta.
   
   
Sopralluoghi sul Vulture
Ho inviato immagini del proiettile a Jerry. Un veterano del 485th  conferma che è un calibro da mezzo pollice, usato pure dai B-24. Il mistero resta. Nell'abetina a Solagna dei Piloni è caduto un altro B-24? Non risulta. Alcuni testimoni di Rionero e Melfi ricordano solo un aereo che cadeva e uno, o forse un paio di paracadute che si aprivano. Altri dicono "un aereo piccolo" o "un caccia": Michele Recine mi racconta "tre aerei alleati si scontrarono con un caccia tedesco, un caccia alleato fu abbattuto e precipitò sul Monte Vulture: così raccontava mio padre".
Compio sopralluoghi dove l'aereo è caduto al Serro del Palo, con Franco Di Lucchio e Silvio Carrieri. Mi pare di vedere il punto di impatto: uno spiazzo senza alberi nel castagneto al confine col prato, come raccontava mia nonna. Controlliamo la possibile rotta dell'aereo rispetto all'altimetria e conformazione dei luoghi. L'aereo veniva da Atella (Sud, Sud Ovest): magari si è infilato nella valle mentre già virava per allontanarsi dal Vulture, la nebbia lo ha ingannato, ha impattato sul colle a poco meno di 800 m di quota. Qualcuno dice che ha scoperchiato il tetto di una casa sulla collina di fronte (C. Lopes  sulle mappe), poi è caduto. Pochi metri più in alto avrebbe solo sfiorato la collina, salvandosi. Sia Franco che Silvio, però, non mi sembrano convinti. 
Due giorni dopo, nell'edicola di Gianvito Moretti si chiacchiera dell'aereo caduto, chi entra ascolta e interviene. Sembrano tornati i tempi di Zio Ciro Moretti, quando in edicola si discuteva come in un circolo culturale, e trovo un testimone. Pasquale Giordano, da ragazzo, ha visto il punto d'impatto dell'aereo, che ha strisciato di pancia sulla collina e poi si è frantumato. Proveniva dal lato di Melfi (Nord Est). Non a caso, poco sopra, nel dopoguerra hanno costruito quella che chiamiamo Prima Croce. Volando un metro più in alto, l'aereo avrebbe solo sfiorato la collina... Pasquale dice che l'aereo aveva due motori. Però l'avvocato Giannino Vorrasi recupera un testimone prezioso, Luigi Maulà, che ricorda perfettamente e dice che era un "Liberator", un B-24! (testimone qualificato: è lui che localizzò l'altro aereo caduto presso lo Scalone e le vittime, dice che era un bimotore inglese da ricognizione). Dunque avevo  torto. Durante i sopralluoghi, mappe alla mano e incurante dei dubbi di Silvio e Franco, avevo ipotizzato che l'aereo provenisse da Sud-Sud Ovest invece che dalla direzione opposta. Era un B-24; mancano dati certi, però, per affermare che appartenesse al 485th. Che quei poveri ragazzi riposino in pace...
Ad ogni modo abbozzo una mappa degli aerei caduti, nel caso possa essere utile a Jerry.

 

PSP OS MAP VULT WRECK 2.jpg (382121 byte)
 
 
 
 
 
Sopra, il punto di impatto del quadrimotore B-24 a Serro del Palo
La rotta dell'aereo è ricostruita grazie alla testimonianza di Pasquale Giordano.
 
A sinistra, la mappa completa del Monte Vulture che segnala dove sono caduti gli aerei durante la guerra (click sull'immagine per ingrandire). 

 
Aerei perduti
Nonostante gli sforzi, ad oggi non siamo riusciti ad identificare l'aereo caduto a Monte Vulture/Serro del Palo
Il website della 485th BG Association mostra la foto di un equipaggio (equipaggio Larkin, appartenente all' 830° Squadrone); il personale dell'aereo caduto "vicino il monte Vulture".
Sono davvero questi gli uomini caduti sul Monte Vulture/Serra del Palo
 
Facendo ricerche sul sito www.AviationArchaeology.com troviamo il numero di serie dell'aereo (44-49024) la data esatta del disastro (15 aprile 1944) e il luogo dove l'aereo è caduto (15 miglia Ovest-Sud Ovest da Venosa), compatibile con l'area del Monte Vulture.
Il numero di serie di questo aereo ci fa trovare dati interessanti sul libro Mission by the Numbers  di Sammy Schneider (Tarnaby Books, Walnut Creek, CA, USA, 2000 - 2008,
MISSIONE N. 180, 15 aprile 1944.
Quaranta B-24 decollano da Venosa per colpire postazioni antiaeree vicino Bologna, con la scorta di trenta caccia P-38.
Uno degli aerei non ritorna alla base: è l'aereo 44-49024.
"L'aereo 49024 è perduto. Scarse informazioni sono disponibili circa il punto dove questo aereo è stato visto l'ultima volta. Un equipaggio riferisce di aver ricevuto una chiamata da questo aereo, che diceva che si stava dirigendo verso un aeroporto amico."
 
Jerry ci manda fotografie prese sul luogo dove è caduto questo aereo, il B-24 numero di serie 44-49024 dell'equipaggio Larkin.
Dalle foto ci rendiamo conto che il luogo non può essere Monte Vulture/Serro del Palo, dove la caduta di un B-24 è stata accertata.
Adesso le domande sono due.
Dov'è, "vicino il Monte Vulture", il luogo esatto dove è caduto il bombardiere 44-49024 del tenente Larkin?
Quale aereo è caduto (un altro B-24...) a Monte Vulture/Serro del Palo?
 
Il primo mistero è svelato dal sig. Quirino Stabile, di Melfi. Nell'aprile 1945 aveva circa 14 anni; osservando la foto dell'aereo caduto dell'equipaggio Larkin ricorda esattamente che un quadrimotore è caduto sul Monte Vulture, sul versante che sovrasta Melfi; nessuno dell'equipaggio si salvò.
La testimonianza è utile.
Incrociandola con le foto del disastro mandate da Jerry, si può vedere che il paesaggio inquadrato corrisponde alla parte bassa dell'abetina del Vulture, sul versante di Melfi.
Il luogo esatto dell'impatto è Valle della Poma, come confermano Tonino Gastone e Michele Moscaritolo,  escursionisti  dell' associazione EPAV di Melfi.
Alla fine, abbiamo trovato il punto dove è caduto l'equipaggio Larkin.
I ricordi di Quirino Stabile risolvono una questione, ma ne aprono un'altra, quando ricorda anche che un altro bombardiere si è schiantato sul Vulture vicino San Giorgio, dalle parti di Monticchio Bagni (versante Est del Monte Vulture) senza sopravvissuti.
 
Ma quanti aerei sono caduti sul Vulture?
 
Equipaggio Larkin (foto 485th BG).
Prima fila, da sinistra a destra: Robert N. Larkin, pilota; Barryon F. Turner, copilota; Joseph Perry, puntatore, e John R. Sellers, navigatore. Seconda fila, da sinistra a destra: George C. Yelland, tecnico di volo; Joseph Bengivengo, mitragliere; Treat B. JR (Homer) Andrew, mitragliere; George H. McCall, mitragliere; Robert B. O’Malley, mitragliere, e W. H. Jackson, radio operatore.
La foto fu scattata nel novembre 1944 alla base aerea di March. L'equipaggio Larkin arrivò a Venosa nel dicembre 1944. Nove membri dell'equipaggio morirono alla fine di marzo o all'inizio di aprile del 1945, quando il loro aereo cadde vicino il monte Vulture poco dopo il decollo. Un membro dell'equipaggio, John Sellers, fu assegnato ad un altro equipaggio durante il briefing giornaliero e sopravvisse alla guerra. Sellers inoltre si lanciò col paracadute su Zara, in Yugoslavia, mentre volava con l'equipaggio del tenente Clarence Adams il 23 febbraio 1945; soccorso dai partigiani, riprese servizio presso la base.
 
Sito dell'impatto dell'aereo 44 -49024 - equipaggio Larkin (foto 485th BG).
Il pendio boscoso ed il paesaggio che si intravede oltre coincidono con una veduta del Vulture: Valle della Poma, sul versante di Melfi.
 

 

 

 

 

La guerra è crudele: furono molti gli aerei che caddero in prossimità della base di Venosa. 
Cercando dati scopriamo che circa una trentina di aerei persi dal 485th BG in un raggio di una quarantina di chilometri dalla base di Venosa, in incidenti di atterraggio o decollo, rullando sulle piste, in atterraggi di fortuna, bruciati sulla pista dell'aeroporto  durante le operazioni di manutenzione, o scontratisi nel cielo con altri aerei.
Qualche volta l'intero equipaggio sopravviveva, altre volte gli aerei cadevano uccidendo piloti e avieri.
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Luogo del disastro a M. Vulture-Serro del Palo (Rionero)
 
 
Luogo di un disastro: B-24 n. 42-51214 (foto 485th BG, da Mission by the Numbers ). La foto mostra un B-24 del 485th caduto nel mese di novembre 1944, dopo il decollo. Il luogo (un prato al confine con il boschetto) somiglia al sito di impatto a M. Vulture/Serro del Palo, inoltre l'orientamento della fusoliera del B-24 è compatibile con la rotta seguita dall'aereo, secondo il racconto dei testimoni. Tuttavia, non è questo l'aereo caduto sul Vulture, ma un altro aeroplano (Pilota Alfred E. Reiss) caduto 5 miglia a Nord Ovest di Venosa. Tutto il personale a bordo non sopravvisse all'incidente.
Ultimi aggiornamenti: 25 maggio 2008. 
Uno degli aerei caduti sul Monte Vulture è stato definitivamente identificato: si tratta del B-24 del ten. Lorenz O. Gross (Iowa), numero di serie 42-63346, appartenente al 98th BG (343rd BS), stanziato all'aeroporto di Lecce (www.AviationArchaeology.com). E' l'aereo caduto a Serro del Palo.
Alcuni dettagli emergono da notizie relative ad un altro pilota, il ten. Richard Lewis Elliot, anche lui deceduto nel disastro aereo. Il 23 dicembre 1944 l'aereo volava da Lecce a Foggia, trasportando altri piloti e membri di equipaggio destinati a riportare indietro un altro aereo (*). 
L'aereo trovò neve, banchi di nubi, nebbia (**); probabilmente perse l'orientamento, perché il punto di impatto è ad oltre 60 Km fuori rotta. (sulla rotta diretta Lecce - Foggia, parallela all'Adriatico, non vi sono montagne elevate, ma l'aereo deviò verso le zone interne, caratterizzate da rilievi).   
L'impatto avvenne intorno alle ore 12,00, su un colle appartenente al massiccio del Vulture, poco più di due miglia (3.219 m) a nordovest di Rionero(***).  
Tra i relitti fu trovato un altimetro che indicava che l'impatto era avvenuto a 4.200 piedi (corrispondente a 1.280 m).
 
(*) Dato comparabile con le memorie di Elisa Gallucci, che ricorda 13 uomini.
(**) Dato coincindente con i ricordi di Raffaela Gallucci e di altre persone.
(***) Tra Rionero e Serro del Palo la distanza è di circa 2 km (1,242 miglia);
(****) Altitudine non compatibile con quella del sito di impatto a Serra del Palo (860 m). Errore dell'altimetro?  
Ultimi aggiornamenti: 6 novembre 2008.
Equipaggio Gross (98th BG) il 23 Dicembre 1945: Lorenz O. Gross (pilota), Donald T. Freimann, Richard L. Elliott, William H. Doran, William O. Bunderson, William F. Lawrence, Jack F. Reagan, Joseph J. Murphy, Norman C. Marriner, J. J. Kielbasa, William B. Grymes, Alvie R. Jeans, Emil Bosse.

 

 
Fino ad oggi abbiamo trovato il punto del Monte Vulture dove è caduto il bombardiere B-24 del tenente Larkin, abbiamo anche individuato l'aereo che è caduto a M. Vulture/Serro del Palo, quello del tenente Gross del 98th BG.
Dovremo compiere altre ricerche per identificare il terzo bombardiere caduto a M. Vulture/San Giorgio, secondo i ricordi del sig. Stabile.
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